Diario di Augustus di Guernicus


A.D 1196 - 23 Maggio

Dal diario di Augustus di Guernicus

Scortati da un manipolo di uomini affidatici da Magvillus e da altri recuperati da Anselmo nei suoi possedimenti abbiamo oggi, per la prima volta, gettato uno sguardo sulle terre su cui sorger� il nostro Covenant. Dopo aver speso la maggior parte della mia vita nella remota comodit� che Magvillus offre non posso certo dirmi entusiasta delle prospettive che si aprono dinanzi a noi.

Il luogo � una collinetta che sorge all'intersezione di due fiumi; � stato scelto per la sua vicinanza alla foresta, e per la presenza di un'aura magica (seppur tenue). La vegetazione � abbondante, umida, carica di umori, cos� diversa dalla polverosa solitudine di Magvillus a cui sono abituato.

Nella collina vi sono alcune caverne, ed � l� che sorgeranno i nostri laboratori. Come fonti di introiti futuri pensiamo di darci alla coltivazione della vite ed alla produzione di vini, ma per il momento ci siamo accontentati di avere solo alcune capre.

La terra appartiene ad Anselmo di Jerbiton, quindi almeno non dovremmo avere problemi con la locale nobilt�. Tutto sommato ci aspettano anni di duro lavoro prima che sia solo possibile pensare di darsi nuovamente anche solo alle pi� semplici ricerche.

A.D 1196 - 1 Aprile

Le cose si stanno muovendo. Gli uomini sono impegnati in continuazione; in questa settimana sono state costruite alcune capanne per fungere da magazzini e dormitori. Il problema maggiore si stanno dimostrando i folletti; non intimoriti minimamente dall nostra presenza sono arrivati fino da noi.

La dispensa � stata svuotata gi� due volte � una mattina ci siamo svegliati e gli strumenti di lavoro dei erano scomparsi. Si � reso necessario un viaggio fino al villaggio di Partanna per acquistarne di nuovi. Sar� senz'altro necessario parlamentare con chiunque governi questa foresta, altrimenri la nostra presenza qui non sar� delle pi� semplici.

Un' esplorazione pi� approfondita delle caverne ci ha fatto scoprire la presenza di una strana colonna di un materiale nero che sorge da un lago sotterraneo e che sembra essere l'origine dell'aura magica di questo posto. Ci siamo ripromessi di indagare pi� a fondo non appena almeno le minime necessit� per rendere pi� vivibile questo posto saranno state soddisfatte.

A.D 1196 - 5 Aprile:

I lavori procedono, ma quanto lentamente! I folletti si sono alla fine mostrati per quello che sono: uno dei nostri uomini, smarritosi durante un' esplorazione della foresta e delle sue Regio, � tornato al Covenant trasformato in una creatura bestiale, con un palco di corna di cervo sulla testa e con la sua mente andata.

In questo momento i miei Sodales sono diretti verso un non meglio specificato Rossocolle, presumibilmente la corte seelie di questa foresta, per parlamentare con la Regina a proposito della nostra presenza nel suo dominio. Intanto abbiamo fatto conoscenza con uno strano individuo che vive nella foresta, un tagliaboschi con un occhio solo che ci ha messo in guardia contro i pericoli di cui sembraquesto posto abbondi.

Come lavori di urgenza abbiamo deciso di approntare una costruzione solida per poter preservare i nostri tomi, se fossero rubati, o anche solo rovinati dall'umidit� le nostre carriere di Magi subirebbero un brusco rallentamento.

A.D 1196 - 7 Aprile:

I miei Sodales sono tornati dalla loro missione a Rossocolle e, a quanto pare, con un certo successo. Possiamo muoverci liberamente nella foresta in un raggio di 20 Km, ma senza accendere fuochi ne abbattere alberi.Al tempo stesso possiamo cacciare per sfamarci, e raccogliere la Vis in questo raggio, ma niente di pi�.

Questi accordi sono preliminari, in compenso la regnante di Rossocolle ha richiesto che noi recuperassimo una noce argentata sottratta alla foresta da quello che sembrava essere un frate.

Domani Anselmo, Calogero e Rossana si recheranno a Castel Vetrano per chiedere al Vescovo dove possano risiedere dei monaci in queste zone.

Wilhelm si � allontanato nella foresta di mattina presto, dicendo qualcosa a proposito di cercare tracce e dell'odore della luna nell'aria, e Ralthus, quello strano taciturno selvaggio, lo ha accompagnato.

Non posso che esprimere dei dubbi riguardo a questo strano gruppo di Magi, cos� lontani dall'idea di Magus che ci da il codice: una strana donna di origine slava, pi� scimana che maga, un mercenario germanico di cui si potrebbe dubitare anche della sua umanit�, un mago delle remote terre di Rus, la cui stirpe � stata in passato sospettata di collusioni con una setta di diabolisti (anche se poi questi sospetti non furono poi provati); l'unico che si conforma alla mia idea di Magus � Anselmo di Jerbiton, anche se, come tutti i Jerbiton, dimostra di tenere forse pi� alla sua posizione mondana che all'interno dell'ordine.

AD 1196 18 Aprile

Molte cose sono successe in questi giorni! Dopo 4 giorni dalla sua partenza Anselmo � ritornato, dicendo che � venuto a sapere dell'esistenza di una congrega di monaci che vivono a circa due giorni di cammino, a nord rispetto al ns. Covenant. Le ns. arti ci dicevano che la Noce si trovava pi� o meno in quella direzione e cos� siamo partiti.

Abbiamo trascorso la prima notte in una locanda dopo Partanna, ma l� Anselmo � stato derubato nella notte. La mattina successiva Wilhelm si � lanciato all'inseguimento, e quando siamo arrivati noi i due ladri giacevano in una pozza di sangue e la refurtiva recuperata. Abbiamo guadagnato due cavalli da questo, anche se di uno di questi mi ha lasciato in ricordo una ferita che si avvia solo adesso alla guarigione.

Il monastero effetivamente esisteva, poche costruzioni in legno riunite intorno ad una torre in pietra e cinte da una palizzata. Sembra che i monaci abbiano idee in contrasto con la chiesa di Roma, ed il priore di quella comunit�, in tutto una trentina di monaci, si � scagliato pi� volte contro la corruzione di Roma. Comunque abbiamo recuperato la noce, anche se immediatamente dopo averlo fatto ce ne siamo dimenticati. Sembra che questo sia un effetto della noce stessa: la sua magia tende a farla apparire come una noce normale ed a far dimenticare tutti coloro che stanno attorno della sua esatta natura e dei ricordi ad essa correllati.


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Last Updated: 22/05/2000
� 2000 Leonardo Croatto, Leonardo Vieri